Nell'ambito degli appuntamenti di "Aspettando il salotto di Italo Calvino" promossi dall'amministrazione comunale di Castiglione della Pescaia, in collaborazione con la libreria Palomar, il 15 settembre, ad animare il museo della Casa Rossa Ximenes, all'interno della riserva naturale e regionale della Diaccia Botrona, è stato lo scrittore grossetano Sacha Naspini, intervistato da Mimmo Fiorani, che ha presentato il suo ultimo romanzo mandato in libreria all'inizio del mese: "Nives", già tradotto in Inghilterra, Canada, Stati Uniti e in Croazia.
A Nives, dopo la morte del marito, diventa pesante adattarsi alla solitudine e al silenzio di Poggio Corbello. Prendersi cura del podere senza scambiare una parola con anima viva la fa sentire come un fantasma. Per la donna la notte è il momento più difficile. Poi ecco la soluzione: Giacomina. È la sua chioccia preferita, la vedova comincia a tenerla con sé. Tutte le angosce svaniscono d'incanto. Nives è sollevata, eppure non sa darsi una spiegazione: ha sostituito il marito con una bestiola. Arriva addirittura a pensare di essere felice... Finché avviene un fattaccio e a Nives s'impone l'ultima soluzione: chiamare Loriano Bottai, il veterinario. Quella che segue è una telefonata lunga una vita. Dall'emergenza di una chioccia imbambolata lo scambio tra Nives e Loriano devia presto altrove. Tra riletture di fatti lontani nel tempo e vecchi rancori si scoprono gli abissi di amori perduti, occasioni mancate, svelamenti difficili da digerire in tarda età. Finché risuonerà feroce una domanda: come è scoprire di aver vissuto all'oscuro di sé?
Sacha Naspini ha esordito come scrittore nel 2006 con il romanzo "L'ingrato", collabora come editor, concept e art director con varie realtà editoriali e scrive per La Repubblica. In libreria si possono trovare molti dei suoi lavori tra cui “I sassi", "Noir Desir, né vincitori né vinti". Con “I Cariolanti" si è rivelato una della migliori voci della narrativa italiana di oggi. Nel 2012 Elliot ha pubblicato "Le nostre assenze", racconto degli avvenimenti che hanno coinvolto tre generazioni di una famiglia toscana e una serie televisiva sarà realizzata dal suo romanzo "Le Case del malcontento", dove l'autore seguirà anche la sceneggiatura.