Che una scrittrice donna racconti dell'intimità femminile, e delle relazioni delicate che sorgono fra donne alle prese con un percorso difficile, è qualcosa che certamente la letteratura ha affrontato spesso; ma quello di Mieko Kawakami è un viaggio davvero sorprendente, un viaggio che “ha tolto il fiato” perfino al grande scrittore Murakami, che ha conosciuto e ha apprezzato l'autrice fin dal suo esordio letterario. Kawakami è nata ad Osaka nel 1976, è autrice di poesie e di romanzi, già vincitrice del prestigioso premio giapponese Akutagawa, attualmente vive e lavora a Tokyo.
Seni e uova (dal titolo inglese che è stato dato al romanzo Breasts and eggs) è il suo ultimo lavoro, edito in Italia dalle Edizioni e/o, nato da un suo romanzo breve di alcuni anni fa, che la scrittrice ha, però, recentemente ampliato e ripubblicato con un percorso narrativo più intenso.
È la storia di tre donne alla ricerca di se stesse e in continua lotta con il proprio oceano interno di cambiamenti e di osservazioni sul mondo. Sullo sfondo degli eventi c'è una delle città più grandi e più caotiche del mondo, Tokyo in fermento, brulicante di persone e di frenetica quotidianità, con una fiumana di gente che va in tutte le direzioni. «A farla breve, il ciclo arriva perché l'ovulo non fecondato viene espulso con il flusso di sangue mestruale insieme a una specie di cuscinetto che era pronto ad accoglierlo e a fornire lo sviluppo», racconta Midoriko, una delle protagoniste, una ragazza adolescente traumatizzata dalle scelte della madre e alle prese con la trasformazione del proprio corpo. Midoriko non approva che la madre voglia mettere delle protesi al seno e per questa ragione decide di non rivolgerle più la parola.
La Kawakami non si risparmia in nudità creative e svela il mondo con occhio crudo: la sua scrittura fagocita l'ambiente circostante nel tentativo di una perenne inclusione del tutto, come se questo tutto avesse costantemente un ruolo importante nelle scelte della vita. La donna-autrice, dunque, descrive la donna-personaggio e soprattutto le donne, in una società deviata che si mostra piena di incertezze e di scelte di immagine, dove gli adulti lottano per essere accettati e gli adolescenti lottano per essere ascoltati.
Accettazione e ascolto, in fondo, sono espressioni attualissime contro un disagio che ci coglie troppo spesso impreparati, in una vita che scivola via in fretta e lascia dietro di sé una scia vorticosa di domande e di reticenze. Il risultato di questa storia è un'esplorazione dell'esistere a tratti, a dissolvenze, a tappe, dove ciascuno di noi cerca la propria parte umana nel racconto umano di tutti.