Essere un docente universitario e un militante comunista nell'India contemporanea non impedisce a D. di trasformarsi, dopo il matrimonio con R., donna emancipata e scrittrice, in un aguzzino. Prima la violenza psicologica, il controllo assoluto, le umiliazioni, poi le botte sistematiche. Un inferno che dura 4 mesi, prima che la donna trovi la forza di lasciarlo e tornare dai genitori, che pur sapendo delle violenze, le avevano sempre detto di portare pazienza. Crudo, spietato, il romanzo porta alla luce un tema attuale a ogni latitudine e indaga i meccanismi che spingono gli uomini a considerare le donne un oggetto da dominare.