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Recensione “Parli del diavolo” di Micheal Poore [Edizioni E/O]

Testata: La Libreria di Ciffa
Data: 9 ottobre 2020
URL: https://lalibreriadiciffa.wordpress.com/2020/10/09/parli-del-diavolo-micheal-poore/

Sarebbe così strano se il Diavolo fosse una persona reale? Una persona che vive e vegeta in mezzo a noi? Sarebbe così strano se non fosse quello spaventoso ba-bau che ci ha inculcato la Chiesa e il pensiero cattolico in generale?

Queste sono le domande che mi sono venute in mente dopo aver finito di leggere questo romanzo di Micheal Poore “Parli del diavolo”. Domande tutte legittime per chi, come la sottoscritta, non ha propriamente un buon rapporto con la Santa Romana Chiesa, ma anzi, non lo ha proprio un rapporto da moltissimi anni.

Il romanzo racconta in primis di un amore, anzi, dell’Amore, quello con la stra-famosa “A” maiuscola, il primo. Ancora prima di Adamo ed Eva, retaggio sempre di quella Chiesa cattolica di cui sopra, c’era l’Amore tra Lucifero e Arden. Parliamo di miliardi e miliardi di anni fa, quando non esisteva nemmeno il mondo come lo conosciamo: Dio lo sta creando pian piano, Lucifero è l’angelo più bravo, più bello, più intelligente dell’intera schiera di angeli di Dio, un vero braccio destro. Quando il Mondo è vivibile và in avanscoperta e scopre che si può fare di tutto giù là, soprattutto scopre che si può fare sesso. E si mette a farlo con il suo amico angelo Arden, che all’occorrenza si trasforma in donna. Ma questa pratica non piace a Dio che lo punisce facendolo rimanere sulla Terra per sempre. Qui Arden invece non riesce a stare e torna da Dio, lasciando il povero Lucifero solo e con il cuore spezzato.

Questo romanzo è fantastico! Ve lo dico con una punta di orgoglio e con felicità estrema. È blasfemo perché ci racconta di un Lucifero, alias Diavolo, alias John Scratch che da quando è rimasto intrappolato sulla Terra sta cercando di farla andare sui binari giusti e la fa evolvere con qualche mezzuccio poco lecito (oh, è sempre il Diavolo, no?). Ok, non sempre ci riesce e deve assistere a tutti i rovesci, le guerre e le morti che conosciamo e che la storia ci insegna, ma una visione così “buona&edulcorata” di quello che viene tacciato di essere il Male può essere considerato blasfemia.

Poore ci lascia un personaggio sfaccettato, multifunzione, multisensoriale, terra-terra, che vive in mezzo a noi guardandoci con un misto di ammirazione e schifo, che non conosce il libero arbitrio, al contrario di Dio, non ci lascia mai in pace perché vuole il nostro bene (e di rimando la sua gloria). Ha perso tutto. Ha perso l’amore e la dignità ma, nonostante questo, non ha perso la voglia di aiutare, come riesce il Mondo ad evolvere. Un personaggio che è tra i più amati di questo 2020 così tragico per tutti, che visto da questo punto di vista fa meno paura e che Poore ha tratteggiato in modo eccelso. La sua scrittura è tagliente in certi passi e allo stesso tempo è anche lirica, soprattutto quando si parla di cose che sarebbero successe miliardi di anni fa (quindi inventate). I dialoghi sono perfetti. I tempi della trama spaccano il capello.

Un libro che consiglio veramente a tutti, se solo riuscirete a non farvi accalappiare dal pensiero comune che il Diavolo non possa essere “buono” e che in contrapposizione al bene (Dio) sia il Male. Leggendo questo romanzo come quello che è, cioè un parto della mente di un bravissimo scrittore, riuscirete a passare dei bei momenti tra risa a mezza bocca e pensieri più profondi. Io ve lo consiglio.