Violette Toussaint (e il nome è tutto un programma) è la cinquantenne guardiana di un piccolo cimitero della Borgogna. Per indole (o forse per il suo passato difficile?), ama stare sola e occuparsi della manutenzione delle tombe e dei gatti che gironzolano per i vialetti del cimitero. È attenta ai tristi visitatori e offre loro, se lo desiderano, conforto e una tazza di tè. Quando un poliziotto di Marsiglia, viene a far visita ad un uomo che in realtà nemmeno conosce, la vicenda si tinge di giallo e la serena quotidianità di Violette viene turbata; il lettore comincia così a conoscerla un po’ meglio. Chi è in realtà Violette? Cosa nasconde il suo passato?
Il racconto della storia della bizzarra guardiana si dipana tra passato e presente, intrecciandosi con il resoconto di quanto accaduto al poliziotto, alla di lui madre, alla famiglia dell’ex marito di Violette e ad altri personaggi. La trama è complessa ma ben raccontata, il lettore viene tenuto in bilico sulle tante storie (forse troppe?) con abilità e solo nel finale tutti i fili verranno riannodati e sarà fatta luce sull’intera vicenda.