Ofelia e Thorn, a Babel, sono finalmente insieme, senza più segreti e paure. Ma il “vissero felici e contenti” è ben lontano: il mondo attorno a loro sta letteralmente cadendo a pezzi. Proprio come aveva predetto Eulalia Diyoh nelle celle di Chiardiluna, le arche, per secoli stabilizzatesi dopo la Lacerazione in quella che viene chiamata “memoria planetaria”, stanno perdendo porzioni di terreno sempre più grandi, che vengono inghiottite dal vuoto con i loro abitanti. La ricerca di Dio e dell’Altro è diventata più importante che mai. La nuova missione che i Genealogisti, sovrani di Babel, assegnano a Thorn riguarda l’Osservatorio delle deviazioni, luogo misterioso e inquietante che pare custodire il segreto per diventare come Dio, e quindi per sconfiggerlo. Anche a Ofelia viene suggerito di recarsi all’Osservatorio, ma per motivi ben diversi che ancora una volta riguardano quello che il suo corpo ha subito quando ha attraversato uno specchio per la prima volta, e la lotta con “quell’altra sé” che forse dallo specchio non è mai uscita. Intanto, Archibald, Renard, Gaela e la piccola Vittoria hanno finalmente trovato Terra D’Arco, e sperano di convincere l’unico spirito di famiglia che conserva la sua memoria ad unirsi a loro per combattere Dio...
Il più complesso e movimentato dei quattro libri della saga de L’Attraversaspecchi, Echi in tempesta porta finalmente la resa dei conti. Scopriremo chi è Dio e chi è l’Altro, l’entità misteriosa che Ofelia ha liberato nel suo primo attraversamento di specchi, ma anche com’è avvenuta la Lacerazione del vecchio Mondo e dove sono finiti i pezzi di arca caduti nel vuoto. Con la costruzione di un mondo parallelo perfetto, in cui tutti i fili combaciano perfettamente, e la creazione di personaggi mai banali, Christelle Dabos ci fa affrontare con Ofelia non solo un’avventura piena di pericoli mortali per sé e per le persone che ama, ma anche un profondo viaggio dentro se stessa, col rischio costante di perdersi e non ritrovarsi mai più. Ancora una volta la saga fantasy sfiora consapevolmente i confini della distopia, facendo importanti riferimenti storici e politici alla nostra società contemporanea, e toccando temi come l’integrazione, le dittature e la fede. L’Attraversaspecchi si conferma la miglior saga fantasy degli ultimi anni, un azzardo di una casa editrice (E/O) che non aveva mai pubblicato fantasy che è stato decisamente premiato dal pubblico. Eppure, chi ha a lungo atteso di conoscere il finale di questa storia non potrà non esserne deluso: dopo pagine e pagine di colpi di scena e suspense, l’autrice decide di concludere bruscamente la storia di molti personaggi importanti, e di non concludere affatto l’arco narrativo, lasciando in sospeso quel che più ha appassionato i lettori: il profondo legame tra i “fidanzati dell’inverno”. Dunque una saga davvero ben strutturata, un mondo fantasy degno dei capolavori ben più famosi, ma un finale così aperto da lasciare l’amaro in bocca.