Il demone era seduto accanto a me, in auto, sul sedile posteriore.
Era reale e falso al tempo stesso. Non si trattava di una vera e propria allucinazione e non era trasparente come i fantasmi dei parchi divertimenti, ma appariva e spariva. C’era quando chiudevo gli occhi. C’era anche quando li riaprivo, come una specie di impressione mentale sovrapposta alla realtà, ma immaginata più che vista.
La depressione è un rospo che ti piomba sul petto e non ti fa respirare.
Così mi dice sempre una persona a me molto cara quando cerca di spiegarmi come si sente ormai da molti anni.
Insieme abbiamo visto di tutto, crisi profonde, risalite, lunghi periodi in cui sembrava che fosse tutto a posto e ricadute improvvise.
Ma una cosa è certa, nonostante tutti questi anni, nonostante io abbia sempre cercato di sostenere, fatto qualunque cosa per aiutare, per esserci, credo di non avere mai capito come possa sentirsi una persona depressa. L’unica cosa che ho imparato è che solo chi è depresso sa cosa vuol dire esserlo e il più delle volte non trova da nessuna parte le parole giuste per dirlo.
Non è semplice parlare di depressione, per molti rappresenta una vergogna, tanti pensano ancora che sia solo una malattia immaginaria, qualcosa a cui dare poca importanza. Ed è proprio per questo che, invece, è importante parlarne a gran voce, darle spazio, conoscerla.
È per questo motivo che ho deciso di leggere Ragioni per continuare a vivere, per scoprire se possa esistere un modo per capire e un modo per esserci in maniera realmente efficace.
In queste pagine, preziose e generose, l’autore ci regala tutto se stesso, mette a nudo le sue debolezze, svela i dettagli del periodo più buio della sua vita, senza timore di alcun giudizio, senza vergogna, e, soprattutto, senza vittimismo e in maniera tutt’altro che deprimente, dando vita a una testimonianza fondamentale per tutti.
Sono davvero molto contenta di aver letto questo libro, qui, nero su bianco, c’è un’esperienza che dimostra che ce la si può fare, che si può stare meglio, qui, per la prima volta, qualcuno mi ha detto, senza troppi giri di parole, che cosa si aspetta da me, come posso realmente essere di aiuto, in che modo il mio esserci può essere concreto e di qualche valore.
Ragioni per continuare a vivere, di Matt Haig, è una lettura coinvolgente e assolutamente necessaria, che, oltre a fornire una testimonianza preziosa, pone l’accento sull’importanza dell’amore e del suo grande potere salvifico.
Curioso poi, o forse no, forse tutto accade perché deve accadere, che al suo interno io abbia trovato una citazione tratta dal libro che avevo già deciso di leggere appena terminato questo.
