Edizioni e/o, traduzione di Gianluca Coci, pubblica Seni e uova, il romanzo rivelazione che ha fatto molto scalpore in Giappone. Protagoniste dell’atteso romanzo della scrittrice giapponese Mieko Kawakami sono un’aspirante scrittrice, sua sorella maggiore e la nipote.
Le vicende narrate si svolgono tra l’inizio degli anni Duemila e oggi e si fanno specchio della vita delle donne in Giappone, in una società fortemente dominata dal patriarcato, ostile alle donne, affrontando temi senza tempo, come l’arrivo delle mestruazioni e il rapporto con il proprio corpo, la maternità, la malattia, il sesso. Il tutto filtrato dallo sguardo dell’aspirante scrittrice Natsuko.
Un altro tema disturbante che emerge dal racconto è quello dell’importanza del danaro e, per contrappunto, della schiavitù imposta dalla povertà. Schiavitù che sviluppa le sue dinamiche soprattutto nell’ambito familiare e che investe le donne. Tema che emerge nelle vite di Natsuko e della sorella Makiko, che nella prima parte del libro arriva a Tokyo accompagnata da sua figlia Midoriko – che non le rivolge la parola da sei mesi perché non riesce ad accettare i cambiamenti del suo corpo di adolescente e affida i suoi tormenti a un diario – in cerca di un’operazione per rifarsi il seno che sia accessibile economicamente. Ma anche di colleghe e conoscenti, che in alcuni casi si rassegnano perfino a vivere con mariti che disprezzano solo per garantirsi un minimo di stabilità economica.
Natsuko è stata cresciuta in povertà dalla mamma divorziata e dalla nonna e poi, dopo la morte di entrambe, dalla sorella. Sia Natsuko sia la sorella hanno iniziato a lavorare da giovanissime e la seconda, nonostante sia ormai una donna adulta con una figlia, fa ancora la hostess in un locale notturno. Natsuko ha potuto studiare grazie a dei prestiti ma, nonostante ciò, si arrabatta tra lavori part-time e scrittura. Dieci anni dopo, Natsuki, ormai scrittrice affermata, ritorna nella sua Ōsaka. È ossessionata dall’idea di invecchiare da sola e inizia il percorso per diventare madre, in una clinica specializzata, e si scontra con i pregiudizi della società giapponese e i problemi legali e fisici legati alla fecondazione assistita.
Le difficoltà economiche, la solitudine e le scelte a cui vengono messe di fronte le protagoniste di Seni e Uova vengono vissute anche con ironia e levità. In una intervista a Sette del Corriere della Sera, Mieko Kawakami ha svelato che il romanzo è molto autobiografico e che, ad accomunarla alle tre protagoniste, c’è “la forza di saper piangere e ridere allo stesso tempo”.
Scritto con uno stile rapido e crudo, il romanzo sta diventando un cult in Giappone, osannato da scrittori del calibro di Haruki Murakami. Sui siti dei blogger rimbalza la scena delle uova scadute nel frigo e la cui rottura si trasforma in una specie di rito catartico.