Chi è. Con studi classici e laurea in Italianistica alle spalle, Laura mancini si è occupata di scrittura, prima in ambito editoriale, poi pubblicitario. A Roma, dove nasce nel 1985, lavora come ricercatore concettuale per la casa di moda Valentino. «Scrivo da quando sono poco più che bambina, è un gesto naturale che fa parte della mia vita, non è stata una scelta o un progetto costruito nel tempo». Dopo anni a fare la ghostwriter, ha appena pubblicato il suo primo romanzo Niente per lei (edizioni e/o): Tullia, bimba dei sobborghi romani, cresce negli Anni 60-70 in una famiglia rovinata dalla malattia mentale della madre, Rosa, incapace d'amore. Nonostante ciò, la piccola affronta sfide difficili e si costruisce un'esistenza non convenzionale. Sullo sfondo, vie e piazze della capitale riflettono le emozioni della protagonista.
PERCHÉ LEGGERLA «È una bella storia di sopravvivenza», afferma Mancini. «Tullia non ha niente - da cui il titolo del romanzo - e al tempo stesso non le importa, può farcela ugualmente. Anzi, ce la farà a tutti i costi: la sua presunta debolezza non è "niente per lei". Volevo raccontare la vicenda di una donna invisibile, osservata nella sua intimità esistenziale. Ma anche quella di Rosa, la personalità più completa, eppure contraddittoria, del romanzo, infernale e affascinante, fieramente fuori di sé. Lo squilibrio è uno dei motivi di mio interesse sia nella vita quotidiana, sia nella ricerca narrativa».
I PROGETTI FUTURI Sta lavorando a una raccolta di racconti e a una proposta di scrittura più ampia.
