Nella classifica dei dieci libri più letti a un anno dall'uscita, vicino al traguardo delle 100 mila copie, quello di «Cambiare l'acqua ai fiori» è un successo del passaparola. Senza grandi lanci editoriali o incontri con l'autrice, la storia di Violette Toussaint, guardiana del cimitero di una cittadina della Borgogna, ha conquistato i cuori. Discreta e gentile si prende cura delle tombe, accoglie vedove e amanti, consola parenti e amici con una chiacchiera o il silenzio, una tazza dite, un bicchiere di buon vino. È sola dopo che il marito è partito per un viaggio senza mai tornare. Fino a quando si presenta un poliziotto di Marsiglia: la madre ha lasciato scritto nelle ultime volontà che le sue ceneri riposino sulla tomba di un avvocato a lui sconosciuto, sepolto nel cimitero. Aprire il registro su cui Violette annota i particolari di ogni funerale vuole dire spalancare la verità anche sulla sua vita.