Fabrizia Ramondino (1936-2008) è stata una scrittrice dotata di una voce chiara e inconfondibile, che con il suo romanzo d'esordio Althénopis del 1981 ha raccontato la sua infanzia durante la guerra e i tedeschi a Napoli. Più tardi ha pubblicato romanzi e racconti in cui ha ripercorso varie fasi della sua vita e saggi su argomenti diversi: dal Fronte Polisario al movimento napoletano dei disoccupati, dallo smantellamento dell'Italsider di Bagnoli ai centri di salute mentale di Trieste. In questo libro uscito nel 1998 e oggi ripubblicato nella Piccola Biblioteca Morale, racconta la sua esperienza di educatrice nella periferia napoletana degli anni sessanta: l'organizzazione di una scuola dell'infanzia e scuole serali con l'Associazione risveglio Napoli. Il libro si articola in tre parti complementari: un riassunto delle tappe di quel lavoro; i ritratti dei suoi collaboratori, scritti con affetto e precisione da romanziera; infine, la trascrizione e la traduzione di alcuni testi scritti (perlopiù in napoletano) dai bambini nel 1962 e 1963 nel contesto di quell'esperienza educativa, in cui si parla di politica, di scene di vita vissuta tragiche o ridicole, di lavoro e di favole. La scrittura di Ramondino si rispecchia in quella più grezza ma altrettanto sicura dei bambini restituendo un mondo lontano e un metodo di intervento nel mondo che invece emerge in tutta la sua attualità. •