Sarà dura lasciar andare Ofelia e Thorn, mi mancheranno tantissimo e visto il finale io continuo a sperare che possa esserci ancora una piccola speranza che la loro storia non sia conclusa. Questo ultimo capitolo è molto complesso, mi verrebbe quasi da dire troppo complesso. Sono certa che leggendoli tutti uno dopo l’altro molte perplessità si dipaneranno, ma qualcosa da ridire io l’ho trovata e non posso certo censurarmi.
Parto subito col dire che il mio capitolo preferito resta Gli scomparsi di Chiardiluna per me il volume meglio riuscito della serie e il motivo è presto detto: l’importanza che viene data a molti personaggi. Cosa che in questo ultimo capitolo viene meno purtroppo e a me molti di loro sono proprio mancati. Speravo avessero spazio e invece tutte le dinamiche sono incentrate su Ofelia e Thorn, che per carità sono i protagonisti e non posso certo lamentarmi di averli visti agire spesso insieme, ma avrei voluto un epilogo che raggruppasse tutti i nostri eroi non solo nei capitoli finali ma durante l’intera narrazione.
Anche perché il rapporto tra Ofelia e Thorn non poteva più evolversi, era già arrivato al picco massimo, quindi più dinamiche che li vedessero coinvolgere le rispettive famiglie e Archibald avrei proprio voluto leggerle.
Come sempre devo fare i complimenti all’autrice per l’originalità, che non è mai venuta meno, e per la voglia di osare rischiando di finire con scatenare le ire dei lettori. Io apprezzo sempre chi non nasconde la mano dopo aver lanciato il sasso e alla Dabos bisogna dare atto di essere stata coraggiosa in parecchie scelte. Non date nulla per scontato voi che vi apprestate a leggere questo ultimo capitolo, tenete la vostra mente aperta e immergetevi completamente nelle vicende che verranno narrate.
Ofelia vuole fermare l’Altro a tutti i costi e per farlo è disposta a sacrificare se stessa. I ricordi di ‘Dio’ affiorano in lei a intermittenza, ma c’è sempre un motivo scatenante quando sovvengono e così decide di immolarsi per la causa e farsi internare all’osservatorio delle Deviazioni di sua spontanea volontà. Come ben capirete tutto questo la mette in costante pericolo e la certezza di poterne uscire viva si assottiglia ogni giorno sempre di più. Gli esperimenti che compiono sui deviati sono piuttosto singolari e Ofelia non è certa di capire dove vogliano andare a parare, ma la sua spiccata intelligenza le permetterà di scoprire alcune cosa di vitale importanza. Nonostante la reclusione forzata gli incontri con Thorn per riuscire a scoprire la verità e per dare sfogo alla loro intimità sono abbastanza frequenti, certo devono stare attenti a non farsi scoprire per non mettere a repentaglio le loro vite, ma l’amore che provano l’uno per l’altra impedisce loro di stare troppo lontani.
Intanto che Ofelia e Thorn indagano per scoprire l’identità dell’Altro e quella di ‘Dio’ il mondo che conoscono crolla pezzo per pezzo, all’improvviso si aprono voragini che fanno sprofondare nel vuoto parti intere delle arche su cui abbiamo imparato a districarci. Fermare la follia che dilaga e la distruzione che si sta compiendo sembra impossibile, Ofelia e Thorn paiono non riuscire a trovare il bandolo della matassa. Riusciranno i nostri eroi a salvare il loro mondo? Riusciranno a sconfiggere l’Altro?
Questo capitolo conclusivo non lascia un attimo di respiro e i momenti in cui vi sentirete sprofondare nell’abisso saranno parecchi, sembra che tutto possa solo andare male e che l’Altro sia sempre non uno ma almeno due passi avanti rispetto a Ofelia e Thorn. Ci saranno capitoli in cui sentirete venire meno la speranza, in cui vi chiederete cos’altro possa andare storto perché al peggio pare non esserci mai fine.
E quando girerete l’ultima pagina di Echi in tempesta avrete solo due certezze: di aver compiuto un viaggio incredibile e di essere stati testimoni di un amore indimenticabile. Insomma smeraldi ‘lasciate ogni speranza voi ch’entrate’ perché una volta usciti nulla sarà più come prima.