PAMELA VILLORESI - CLAUDIO CASADIO
Il mondo non mi deve nulla
di MASSIMO CARLOTTO
regia FRANCESCO ZECCA
Prima Nazionale: TEATRO “ERMETE NOVELLI”, RIMINI
martedì 9, mercoledì 10 e giovedì 11 dicembre 2014 – ore 21
Dopo Oscura immensità, IL MONDO NON MI DEVE NULLA è la nuova pièce teatrale di Massimo Carlotto, prodotta da Teatro e Società, Accademia Perduta/Romagna Teatri e CSS Teatro stabile di innovazione FVG, interpretata da Pamela Villoresi e Claudio Casadio, con la regia di Francesco Zecca.
Un testo intenso, una riflessione sul senso che diamo alle nostre vite, sul peso del caso e della nemesi, sulla libertà di scelta delle nostre coscienze.
La storia è ambientata a Rimini, città che ospita la “Prima Nazionale” della pièce martedì 9, mercoledì 10 e giovedì 11 dicembre 2014 alle ore 21 presso il Teatro “Ermete Novelli”.
Martedì 9 dicembre alle ore 16, inoltre, l’autore Massimo Carlotto, gli interpreti Pamela Villoresi e Claudio Casadio ed il regista Francesco Zecca incontreranno il pubblico nella Sala del Ridotto del Teatro. All’incontro interverranno anche Massimo Pulini, Assessore alla Cultura del Comune di Rimini, e Giampiero Piscaglia, Direttore Artistico del Teatro Novelli.
Lo spettacolo
Il cuore di Rimini pulsa tranquillo in attesa dell'arrivo chiassoso dei turisti.
Adelmo (Claudio Casadio), un ladro stanco e sfortunato, nota una finestra aperta sulla facciata di una palazzina ricca e discreta. La tentazione è irresistibile e conduce l’uomo a trovarsi faccia a faccia con Lise (Pamela Villoresi), la stravagante padrona di casa, una croupier tedesca in pensione.
Nessuno dei due corrisponde al ruolo che dovrebbe ricoprire e, in una spirale di equivoci, eccessi e ironia, si sviluppa un rapporto strano, bizzarro ma allo stesso tempo complesso e intenso sul piano dei sentimenti. Adelmo cerca di arginare la precarietà che lo sta allontanando da un’esistenza normale; Lise, invece, è convinta di non avere più crediti da riscuotere dal mondo intero e sogna che Rimini si stacchi dalla terra e vada alla deriva per l’eternità.
Due personaggi infinitamente lontani, nulla li accomuna, eppure entrambi cercano il modo di essere compresi e amati dall’altro.
Le scene dello spettacolo sono di Gianluca Amodio, i costumi di Lucia Mariani. Le musiche originali sono composte da Paolo Daniele. La pièce si avvale inoltre del light design di Alberto Biondi e dei disegni di Laura Riccioli.
Note di regia
Avete mai sentito parlare dell'attrazione del vuoto? Si dice che sia inspiegabile, perché tocca corde sopite che hanno a che fare con la coscienza, chiede attenzione e sensibilità. Quando si parla di vuoto si parla di una forza centripeta, di uno spazio leggero, impalpabile, di un peso netto argenteo. Bisogna conoscere le regole della sua attrazione perché passare da vittima a carnefice è facile, è un gioco di ruolo in cui si confonde la sottile linea di divisione. E come si crea il vuoto? Come ci si svuota? Con la morte? In un certo senso sì. La morte dell’ambizione, la fine di ciò che si chiede a se stessi, ci si svuota degli obblighi e dei vincoli, delle necessità che si credevano importanti. Lo fa Lise. Lo fa Adelmo. Uno strumento dell’altra, necessari e imprescindibili, ma sideralmente distanti. Perché Lise non si permette un’alternativa. Lei che per tutta la vita ha vissuto nel lusso, non si permette il lusso più importante, ingabbiata nella convinzione che “solo i disperati vagano alla ricerca dell'occasione giusta”.
E in quello scalino appena prima del vuoto, quando il cuore pare fermarsi e il respiro sospendersi, quando solo il coraggio può farti vedere cosa c’è oltre, Lise decide di chiudere gli occhi per sempre. Per Adelmo, invece, quell’istante di apnea coincide con l’attimo precedente al vagito di una nuova vita. Pamela Villoresi scava in un personaggio che la vita ha indurito facendolo vibrare straordinariamente di una fragilità e ironia commoventi. Guardandola ci si incanta nel suo continuo svelare di Lise la sensibilità, l’indulgenza e l’amarezza amabilmente celate sotto un forte velo rosso di testardaggine, inclemenza e durezza. Pamela porta in scena perfettamente le due facce di Lise e la muove sul precipizio del vuoto come un ventriloquo fa con la sua bambola: la guida, la copre, la svela, la zittisce ed infine la sacrifica.
Claudio Casadio indaga con grande sensibilità un’anima intrappolata in una vita disperata, regalandogli poesia e una purezza incantatrice, che rende il suo personaggio struggente. Restituisce al personaggio di Adelmo tutta la sua “veracità”, la forza ed il “non arrendersi” tipico di chi è attaccato alla vita con i denti perché dalla vita ha avuto ancora troppo poco per mollare gli ormeggi. L’Adelmo di Claudio è più vitale e popolano che mai e di un popolo lavoratore e sacrificato porta in scena il riscatto con il buon senso che a volte viene meno ai più acuti filosofi. L’Adelmo di Claudio è credibile, concreto, meravigliosamente vivo, acuto e di una esuberanza necessaria per lasciare spazio alla speranza di una rinascita.
Massimo Carlotto con il suo noir lascia la possibilità di muoversi in un testo pieno di molteplici opzioni. Il suo testo non patteggia per nessuno, non salva nessuno è un testo senza vincitori e senza vinti ma è anche un testo senza Dio che restituisce all’uomo la chance di guidare i suoi propri fili fino alla fine.
È dunque un testo ideale per un regista che voglia dare una sua personalissima interpretazione. Di questa battaglia senza vincitori né vinti, senza eroi, di questo testo in cui da un lato c’è chi sceglie che il mondo non gli deve più nulla e dall’altro chi va a prendersi ciò che ancora il mondo gli deve, io ho scelto di lasciarmi tentare dal vuoto come fa Lise resistendogli come fa Adelmo. (Francesco Zecca)
Dopo il debutto riminese, Il mondo non mi deve nulla intraprenderà una tournée che si protrarrà fino al marzo 2015, toccando numerose città, tra cui: Faenza (Teatro Masini, dal 12 al 14 dicembre), Terni (Teatro Secci, 16 e 17 dicembre), Foggia (Teatro Giordano, 7 e 8 gennaio), Brescia (Teatro Sociale, dal 28 gennaio all’1 febbraio), Udine (Teatro Nuovo Giovanni da Udine, dal 3 al 5 febbraio), Padova (Teatro Verdi, dall’11 al 15 febbraio), Prato (Teatro Fabbricone, 24 e 25 febbraio), Bologna (Teatro Duse, dal 6 all’8 marzo), Genova (Teatro Duse, dall’11 al 15 marzo).
Info Biglietteria Teatro Novelli:
via Cappellini, 3 – 47921 Rimini
tel. 0541 793811
email: teatronovelli@comune.rimini.it
www.teatroermetenovelli.it
Biglietti
Platea A € 25 - Platea B e galleria € 22
Ridotto Platea B e galleria € 20 - Under 29 con CultCard € 16