Viola Di Grado vince il Premio Campiello Opera Prima
La Giuria dei Letterati ha assegnato il riconoscimento Premio Campiello - Opera Prima al romanzo di esordio "Settanta acrilico trenta lana" di Viola Di Grado edito da Edizione e/o. Le motivazioni della Giuria hanno colto e apprezzato la spiccata originalità e il crudo realismo della storia:
«Si impone subito per l’invenzione linguistica, spinta fino alla visionarietà. L’ambientazione in un quartiere periferico di Leeds, perennemente e tristemente invernale, tra personaggi tutti al limite della normalità, giustifica l’oltranza linguistica. Si capisce che il romanzo è di una spiccata originalità ed è contemporaneamente racconto di una non comune crudeltà. Per essere l’opera prima di una giovanissima scrittrice il romanzo è di grande maturità sia per struttura che per costruzione linguistica».
La Giuria dei Letterati, presieduta quest’anno dal Segretario Generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Roberto Cecchi, e composta dal linguista Gianluigi Beccaria, dallo scrittore Riccardo Calimani, dal critico d’arte Philippe Daverio, dallo scrittore e storico Giordano Bruno Guerri, dalla Presidente dell’Accademia della Crusca Nicoletta Maraschio, dal linguista e giornalista Salvatore Silvano Nigro, dal critico letterario Ermanno Paccagnini, dal linguista Silvio Ramat, dalla presidente della omonima fondazione d’arte Patrizia Sandretto Re Rebaudengo e dalla saggista ed esperta di comunicazione Annamaria Testa ha concentrato l’attenzione per la scelta dei cinque finalisti e per l’ assegnazione del Premio Campiello Opera Prima su una rosa di 52 libri (193 i romanzi pervenuti quest’anno alla segreteria del Premio, 180 sono stati ammessi dal Comitato Tecnico di cui 73 Opere Prime).