Chiara Mezzalama è nella terzina dei finalisti del Premio Elio Vittorini con il romanzo Le nostre perdute foreste (Edizioni E/O).
Gli altri finalisti sono Simona Lo Iacono con “Virdimurra” (Guanda) e Alberto Riva con “Ultima estate a Roccamare”(Neri Pozza).
Questa la motivazione della giuria:
L’amore al tempo della pandemia? Molto di più: è una sontuosa lamentazione funebre Le nostre vite perdute di Chiara Mezzalama, di cui la giuria del Premio Vittorini ha inteso premiare la preziosa qualità letteraria e la scommessa esistenziale e conoscitiva che la ispira. “Lasciarsi istruire dalla morte per imparare a vivere”, a vivere questa vita e ciò che forse la seguirà: è questa la sofferta acquisizione maturata lungo un traumatico monologo che finisce col celebrare, di là dal dolore e dal lutto, quella che Aldo Capitini definiva “la compresenza dei morti e dei viventi”.
La premiazione si terrà a Siracusa il giorno sabato 7 settembre 2024 al Teatro Comunale.