Questo libro è la più interessante e sconvolgente raccolta di testimonianze che io abbia mai letto. Parla di una nazione che io ho visitato per due anni, che ho amato e aiutato, e ho scoperto quello che hanno provato e fatto quelli che si trovavano lì allo scoppio della centrale.
È una lettura da fare con coraggio, forza e aprendo il cuore al dolore. Non è un romanzo sull'esplosione, sulla ricerca della colpa o altro.
Vivi al fianco dei protagonisti, senti i loro ricordi, ami e soffri con loro, vedi la bellezza della Bielorussia con i loro occhi. E posso confermarvi che è veramente bella come loro ci raccontano.
È un libro sulla memoria, è doveroso conoscere questi episodi crudeli, che sarà difficile dimenticare.
È un libro commovente, poesia e nuda verità. E ci si stupisce del fatto che non trapeli rabbia da queste testimonianze, ma dolore e voglia di vivere, di ricominciare, di restare nelle proprie casette fino alla fine.
Stupendo, da leggere.
Capisco perché l'autrice ha vinto il premio Nobel quest'anno.