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Memorial: proteggi le mie parole

Autore: David Bidussa
Testata: Doppiozero
Data: 5 dicembre 2022
URL: https://www.doppiozero.com/memorial-proteggi-le-mie-parole

Il 1° aprile 2022 è in corso il processo contro quattro redattori dalla rivista studentesca “Doxa” in quel momento vietata in Russia. Prima che venga emesso il giudizio, gli imputati hanno la possibilità di parlare. Uno di essi, Armen Aramjan, pronuncia queste frasi:

«Ora che lo Stato ha intrapreso la cosiddetta “operazione speciale”, la posta in gioco è molto più alta. Lo Stato non è più un poliziotto svogliato che tira manganellate a destra e a manca, ora è una dittatura a tutti gli effetti, è un criminale di guerra.

È uno Stato che è riuscito a terrorizzare tantissime persone, che le ha costrette a tacere e a non dire cosa pensano di questa guerra.

Quello che penso io in questi giorni è una cosa soltanto: come lottare contro questa paura così forte. Come andare avanti e aiutare gli altri, quando in realtà vorremmo solo scappare, nasconderci in un bozzolo e far finta che tutto questo non stia accadendo.

I russi non vogliono la guerra, sono così contro la guerra che a volte non riescono nemmeno a credere che stia accadendo davanti ai loro occhi.

Potrei dire la mia sul nostro processo, certo. Potrei dire che l’accusa è assurda e che è impossibile da provare. Il pubblico ministero non ha trovato un solo adolescente che abbia visto il nostro video e che sia andato a una protesta, si sia preso il coronavirus e sia morto, e questo perché di casi simili non ne esistono. Ma faccio fatica a capire quali parole dovrei pronunciare in quest’aula per farmi ascoltare.

Quindi, a prescindere dalla sentenza, faccio appello ai giovani di tutta la Russia, e faccio quello stesso appello che secondo l’accusa sarebbe un invito a protestare: non abbiate paura e non isolatevi.

La paura è l’unica cosa che consente loro di dividerci». [Proteggi le mie parole, pp. 133-134].

La sentenza viene emessa il 12 aprile 2022, con la condanna di tutti e quattro i redattori a due anni di servizi sociali.

Lo si legge insieme ad altri 24 discorsi «ultimi» pronunciati da imputati, tutti poi condannati, nella Russia di Putin per reati di opinione tra il 2017 e l’agosto 2022, e proposti in una raccolta dal titolo Proteggi le mie parole. Il volume è il risultato di una iniziativa promossa a due membri di Memorial – Sergej Bondarenko, dell’organizzazione russa Memorial (Insignita del premio Nobel per la pace 2022) e Giulia De Florio, di Memorial Italia (sorta nel 2004). (...)