Con la prefazione di Paul McCartney
«Un racconto straordinario sulla trentina di attivisti di Greenpeace gettati nel corrotto sistema carcerario della Russia odierna e della lotta per farli uscire».
The New Press
«Ben Stewart racconta una sorprendente storia di passione, coraggio, brutalità e sopravvivenza. Con intelligenza, verve e candore, racconta le amicizie straordinarie fatte dagli attivisti con i loro compagni di cella, spesso assassini, la loro battaglia per sconfiggere le guardie carcerarie, e la lotta per rimanere fedeli alla causa che li ha portati lì».
The Guardian
C’è un detto nelle prigioni russe: non fidarti, non temere, non pregare. Non fidarti perché la vita lì ti deluderà sempre. Non temere perché di qualunque cosa tu abbia paura, non c’è niente che tu possa fare per evitarla. Non pregare perché non è mai successo che pregando, qualcuno sia riuscito a farsi liberare da una prigione russa. Il piano era di collegare una capsula di sopravvivenza galleggiante di Greenpeace a una piattaforma petrolifera della Gazprom e lanciare così una protesta pacifica contro l’estrazione di petrolio nella zona dell’artico. In realtà una squadra di commandos russi armati pesantemente si è calata sul ponte della nave di Greenpeace Arctic Sunrise e gli Artic Thirty (trenta attivisti per la salvaguardia dell’Artico) hanno iniziato il loro calvario in balia del regine di Vladimir Putin. Raccontata per la prima volta dalle stesse parole degli attivisti, questa è la storia drammatica dell’incarcerazione e della straordinaria e commovente campagna per riportare i manifestanti, tra cui un italiano, a casa al più presto.